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Lo studio di fattibilità: le 3 fasi per un progetto di ristrutturazione di successo

Si sa, affrontare un progetto di ristrutturazione è una grande sfida. Per questo esiste Planning e i servizi che questa società di ingegneria offre. Proprio in questo contesto si inserisce il nostro studio di fattibilità in 3 fasi, utile preliminarmente per avviare un progetto di ristrutturazione. Non solo. Quando la normativa cambia, anche le sfide si moltiplicano.

Se avete letto il nostro articolo sul Superbonus 110%, avrete chiarito qualche dubbio. Magari, però, vi è rimasta ancora qualche domanda. Per questo, abbiamo pensato di affrontare più nello specifico tutti i diversi step. Questo perché riteniamo siano aspetti particolarmente utili, soprattutto in fase preliminare.

Procediamo con ordine. Vediamo insieme che cos’è uno studio di fattibilità e perché è un passaggio utile e necessario da fare.

 

Cos’è lo studio di fattibilità e perché è utile farlo?

Lo studio di fattibilità è il primo passo verso le detrazioni fiscali del Superbonus 110%. È questo, infatti, il processo che evidenzia i punti deboli di un edificio e quali le azioni da intraprendere. Inoltre, un altro aspetto molto importante è quello della verifica della conformità urbanistica. Senza questa verifica, infatti, non si può accedere alle detrazioni.

Non dovremmo stupirvi, quindi, con ciò che diremo ora. Questa è un’attività che va fatta con molta attenzione. Si tratta di uno studio preliminare. Ciò vuol dire che più viene eseguito con precisione, più il risultato sarà utile.

In quest’ottica, i nostri progettisti hanno suddiviso lo studio di fattibilità in tre fasi. Ciascuna fase viene dedicata a diversi aspetti. Ovvero tutti quelli necessari a valutare lo stato di salute di un edificio. Così facendo, si eviterà di sostenere spese ulteriori. Infatti, si procederà solo se tutte le verifiche saranno soddisfatte. In questo modo, la verifica si fa a monte. Stabilendo se si potrà effettivamente accedere alla detrazione prevista dal Decreto Rilancio.

Quali sono, dunque, le tre fasi dello studio di fattibilità che seguiamo in Planning per un progetto di ristrutturazione di successo?

 

Le tre fasi: quali sono e cosa prevedono

Le tre fasi dello studio di fattibilità coprono tre diverse aree. Tutte finalizzate a una verifica progettuale preliminare. L’obiettivo di questo studio è quello di verificare che ci siano le condizioni necessarie per procedere. Qui, ci accerteremo che committenti ed edifici abbiano tutti i requisiti per procedere. Ovvero tutti quelli richiesti dal Decreto Rilancio.

La prima fase è quella dedicata all’analisi energetica. Non si tratta solo della primissima fase da affrontare, ma anche la più importante. I requisiti energetici di legge, infatti, sono la condizione necessaria da rispettare. Senza questi il progetto non può proprio partire.

La seconda fase, invece, è quella dedicata al computo metrico estimativo e all’analisi economica. Si tratta dello studio dedicato alla stima dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica. È questa la fase che permette di limitare il più possibile che il committente si accolli delle spese non detraibili.

La terza e ultima fase dello studio di fattibilità è quella dedicata al rilievo del fabbricato e alla verifica della conformità urbanistica. Come abbiamo visto, infatti, senza il rispetto di tutti i requisiti richiesti negli edifici, non si può accedere alla detrazione del Superbonus 110%. Ecco, quindi, che questa terza fase si rivela particolarmente importante nella definizione della fattibilità del progetto.

Analisi energetica

Computo metrico estimativo e analisi economica

Rilievo e verifica conformità

È grazie al lavoro previsto in queste tre fasi, quindi, che i nostri progettisti Planning sono in grado di raggiungere l’obiettivo di semplificare l’accesso alle detrazioni ai nostri clienti.

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